sabato 26 maggio 2012

Il cabaret

In questo post parlo del cabaret: delle sue orgini, del cabaret italiano e berlinese.

INTRODUZIONE: Il cabaret è nato in Germania nei primi del '900, fece successo nel periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale ed è una forma di teatro originata dalla combinazione dei seguenti elementi: teatro, canzone e commedia, messi insieme dalla capacità del cabarettista e contraddistinta dalle altre forme di teatro per la presenza di sketch (la comparsa in scena del cabarettista suddivisa da piccole pause). Inizialmente il cabaret prende piede nei locali dell'epoca in cui si allestiva il palco davanti ai tavoli in cui gli spettatori si potevano accomodare e seguire lo spettacolo. Il cabarettista è rigorosamente vestito di nero con una luce puntatagli addosso che lo fa risaltare molto rispetto al resto della scena e del locale (ovviamente scuro simile a una cantina) e tratta temi di carattere satirico che ironizzano i politici del momento, mentre il tutto è accompagnato da un sottofondo musicale che accentua alcuni passaggi affrontati dall'attore.

IL CABARET NEI VARI PAESI
IL CABARET BERLINESE: Dopo la prima guerra mondiale, il cabaret a Berlino assunse connotati politici (e vi contribuirono, tra gli altri, scrittori e artisti come Bertol Brecht e Karl Valentin), dichiaratamente antinazisti, tanto che nel 1935 gli spettacoli vennero vietati. Un affresco del cabaret berlinese venne tracciato dallo scrittore inglese Christopher Isherwood in Addio a Berlino (1939), romanzo che offrì a Bob Fosse lo spunto per girare il film Cabaret(1972), interpretato da Liza Minnelli. La tradizione satirica del cabaret tedesco continuò nella Germania dell’Est, dove rappresentò una delle poche forme di opposizione al regime comunista.
IL CABARET ITALIANO: In Italia il cabaret vero e proprio ha stentato a lungo ad affermarsi in maniera convincente, e il suo spazio è stato spesso occupato dal teatro di rivista, dal varietà e dai teatri minimi (tra cui la Compagnia dei Gobbi di Vittorio Caprioli e Franca Valeri).
DAGLI ESORDI AI GIORNI NOSTRI: Sviluppatosi alla fine degli anni Cinquanta del Novecento, in ritardo rispetto agli altri paesi europei, il cabaret italiano affonda le sue radici nell’atmosfera trasgressiva e politicizzata che caratterizzava in quegli anni alcuni piccoli locali milanesi. Al cabaret milanese, inizialmente impegnato culturalmente o politicamente attraverso la satira, con testi spesso scritti da intellettuali di sinistra, si opponeva il cabaret romano, volto esclusivamente a divertire il pubblico e volutamente distante da implicazioni intellettuali o politiche. Negli anni 70'
esordirono o recitarono nel cabaret alcuni dei più stimati attori italiani quali Dario Fo, Paolo Poli, Paolo Villaggio, Roberto Benigni, Gigi Proietti e Diego Abatantuono. Nel corso degli anni Ottanta e Novanta si è verificata una ripresa del cabaret con l’affermazione di artisti, spesso contemporaneamente o successivamente consacrati dal successo televisivo e cinematografico, quali Paolo Rossi, Lella Costa, Antonio Albanese, Aldo, Giovanni e Giacomo, ecc.. Ruolo di primo piano ha avuto, a partire dal 1986, lo Zelig, cabaret milanese che ha portato alla ribalta molti di questi artisti, dando vita a una vivace e rinnovata epoca del cabaret italiano.

Nessun commento:

Posta un commento